Sono anni che assistiamo alla crescita costante del digital marketing, soprattutto con la diffusione del content marketing, il contenuto video ha avuto la meglio, rispetto ad altre tipologie di contenuti.

Prima di analizzare i trend del 2022, possiamo affermare con sicurezza:

Il contenuto video è il futuro.

Il pubblico preferisce interagire con il contenuto video: 6 persone su 10 preferiscono guardare i video online piuttosto che la televisione. Ed entro il 2022, i video online rappresenteranno oltre l’82% del traffico totale su Internet, 15 volte superiore rispetto al 2017 (fonte Cisco).

Facebook totalizza oltre 8 miliardi di views al giorno con il contenuto video e le inserzioni video sono diventate altrettanto diffuse e popolari. Su LinkedIn gli utenti hanno 20 volte più probabilità di condividere un video post, mentre le campagne video (*ANCHESEMOLTOCOSTOSTE) hanno percentuali di visualizzazione del 50%. YouTube conferma la sua egemonia come piattaforma first-video. Non per niente rimane il secondo sito web più popolare dopo Google. Ogni giorno vengono visualizzati più di 1 miliardo di ore in video e oltre 1,9 miliardi di persone utilizzano YouTube, circa un terzo dell’utenza di Internet!

Ma ora passiamo alle 8 tendenze e/o approcci da attenzionare secondo noi per il 2022.

1 - VISUAL STORYTELLING

Con gli anni lo strumento della narrazione è diventato essenziale per distinguersi dai contenuti dei competitors, ma lo diverrà ancora di più nello tsunami di contenuti che il 2022 vedrà prodotti. Questo moltiplicarsi dei contenuti è dovuto vuoi per la diffusione tra il grande pubblico di nuove piattaforme digitali, come TikTok, vuoi per la diffusione di smartphone con prestazioni e funzioni sempre più avanzate. Sul piano tecnico molti smartphone di fascia alta sono ormai superiori alle fotocamere di fascia entry-level. Questo grazie anche all’ausilio massiccio delle fotocamere dotate di Intelligenza Artificiale che migliorano e ottimizzano le impostazioni della fotocamera di conseguenza in relazione a scena e soggetto ritratto.

Diciamolo con franchezza oggi in prima battuta chiunque può produrre dei contenuti video. Per distinguersi, oltre alla padronanza tecnica dello strumento, in termini di qualità occorre avere le capacità per costruire un racconto visuale: serve fare visual storytelling.

Da dove iniziare? Vi lasciamo di seguito 2 titoli di libri.

Story di Robert McKee

https://www.amazon.it/Contenuti-struttura-principi-sceneggiatura-scrivere/dp/8896450039

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Storytelling for dummies di Andrea Fontana

https://www.amazon.it/Storytelling-storytelling-efficace-Sviluppare-narrazione/dp/8820380765

Storytelling-for dummies-Andrea-Fontana-libro

2 - QUALITÀ TECNICA

Totò diceva: “Nessuno nasce imparato”. Neanche i nativi-digitali-content-creators nascono imparati. Anche se lo storytelling e la spontaneità ripagano sempre, ad una certa se volete dare una marcia in più ai vostri contenuti, la formazione è l’unica via per migliorare e produrre video in termini qualitativi sempre migliori.

Da dove partire? Affidarsi ad un professionista sarebbe la soluzione migliore, ma se volete in maniera autonoma buttarvi e cimentarvi come video content creator, anche qui vi consigliamo oltre ad un libro, una fonte con centinaia di video-corsi.

Il manuale del videomaker di Stefano Poletti

https://www.amazon.it/manuale-videomaker-Smart-guide-dellaudiovisivo/dp/8836000010

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Questo è il libro che ultimamente consigliamo a chiunque voglia saperne di più sul videomaking, ed è forse l’unico manuale in lingua italiana aggiornato ai giorni nostri con un mindset da videomaker. Le nozioni di questo manuale sono di facile comprensione. Ma se non vi bastasse su Domestika trovate singoli corsi, al costo di una pizza, su svariate tematiche. Troverete una vastità di corsi, dalla fotografia al videomaking, fino a corsi su specifici software e/o tendenze di content creation.

domestika-videomaking-corsi

3 - LA STRATEGIA MILLENNIALS & GEN-Z

Il pubblico dei millennials e Gen-Z non gradisce i contenuti video che hanno come unica componente lo scopo di vendere il prodotto. Come fare perciò?
La vostra strategia di contenuti video deve prevedere l’immedesimazione nel proprio pubblico per generare un autentico legame sul piano d’interesse. L’hanno capito i colossi che sfornano contenuti d’intrattenimento. La strategia da seguire nella teoria è creare video con contenuti coinvolgenti, puntare allo storytelling e all’autenticità delle storie per creare un punto di contatto con il nostro pubblico. Una strategia nella pratica? Per questo ci sarà un articolo dedicato.

Ma possiamo darvi un consiglio, in prima battuta non vendete un prodotto o un servizio attraverso i vostri contenuti video, inizialmente cercate di creare un legame e intrattenere attraverso i vostri contenuti video.

4 - BUDGET PER IL BOOST

Consideriamo che nel 2022 i costi della pubblicità digitale aumenteranno, visto il proliferare competitivo dei contenuti sponsorizzati. Perciò l’obiettivo per ottimizzare al meglio il budget delle sponsorizzazioni è quello di mirare a migliorare la conversione, e guarda caso il video rimane il contenuto che aiuta a migliorare le performance della conversione.
Considerate che le piattaforme preferite dal pubblico puntano al contenuto video organico e sponsorizzato: YouTube, Instagram e TikTok.

Ci sarà letteralmente una traslazione del budget dagli annunci sulla stampa al digitale molto consistente nel 2022.


PRESIDIARE IL FUTURO


5 - TIKTOK

TikTok ha superato 689 milioni di utenti attivi nel mondo (DataReportal, 2021) e 1 miliardo di iscritti (TikTok, 2021). Nello specifico in Europa conta 100 milioni di utenti mensili. In Italia, ci sono 5,4 milioni di utenti unici (WeAreSocial, 2020).
Questi numeri dovrebbero bastare per farvi comprendere come questa piattaforma digitale oramai è un trend consolidato e diffuso. Il consiglio che possiamo darvi è iniziare a dargli un occhio di riguardo, anche se apparentemente la vostra audience non si trova lì, un giorno magari sarete riconoscibili come brand agli occhi della Generazione Z.

Il 41% degli utenti di TikTok ha un’età compresa tra i 16/24 anni, il 66% è under 30, di cui il 60% sono donne. (Global Web Index, 2019).

@theregisti

🎥 Questa la capiamo noi, ARRI, @Khabane lame e chi usa il Trinity!.@axspax @samirkharrat .#microsalonitalia #filmmaking #videomaking #filmmaker #videomaker

♬ suono originale – theregisti

MA COME FUNZIONA TIKTOK?
Sul versante algoritmo in linea generale le sezioni più rilevanti di TikTok sono:

  • Per Te
  • Scopri

La sezione Per te è un feed dove vi saranno proposti contenuti in base ai vostri interessi, considerando i seguenti parametri:

  • Tempo di visualizzazione del contenuto
  • Interazioni con il contenuto
  • Interazioni con altri contenuti
  • Impostazioni dell’account: (lingua, paese di provenienza)
  • Elementi ricorrenti: l’utente interagisce spesso con contenuti che hanno una stessa musica? Oppure cerca determinati hashtag?

TikTok è molto più democratico nel distribuire l’organica e la visibilità ai creatori di contenuti, questo permette a questi ultimi di ritagliarsi un spazio indipendentemente dal numero dei followers.
Inoltre da giugno 2021 TikTok ha portato la durata dei video fino a 3 minuti, mentre la durata minima rimane sempre di 15 secondi. Uno degli strumenti da poter personalizzare al 100% in un’account TikTok Business sono per esempio i filtri, quelli in realtà aumentata sono i più graditi. Sempre per gli account Business all’interno della piattaforma possono essere utilizzati per fini commerciali un’infinità di brani musicali.

6 - LIVE STREAMING

I video in diretta live in questi ultimo periodo sono diventati una forma di contenuto spesso utilizzata, soprattutto per sostituire gli eventi in presenza. Grandi brand (vedi Apple) hanno utilizzato i video live per lanciare prodotti e novità al proprio pubblico.

Basta andare sui canali YouTube e/o Twitch dei grandi colossi per capire l’impatto dei video in diretta.

YouTube LIVE è uno strumento che in maniera davvero molto semplice permette di trasmettere fin da subito sia con webcam sia da dispositivo mobile. Per i più impavidi invece ci sono degli appositi software (vedi OBS) che fanno da ponte per trasmettere in live, questo permette di:

  • Condividere lo schermo
  • Utilizzare hardware audio e video esterno
  • Gestire una produzione video avanzata con più videocamere e microfoni
  • Per YouTube neanche vogliamo farvi l’elenco di statistiche e percentuali, se siete arrivati fino a qui siete abbastanza bravi per cercavi le metriche di YouTube nel dettaglio.

Twitch nasce inizialmente come piattaforma per trasmettere in live la propria passione per i videogames, ma con il tempo il colosso viola ha visto popolarsi di persone che amano semplicemente condividere le proprie passioni: musica, pittura, lettura…

Twitch è realmente la versione 4.0 della TV, immaginate le potenzialità della TV unite a quelle d’interazione in tempo reale tipiche del web. Piccola parentesi Twitch.Tv è stata acquisita da Amazon, chi possiede un abbonamento Prime ha una serie di feature omaggiate per il Prime Gaming.

Per Twitch sprechiamo qualche carattere per darvi qualche statistica, il 2021 ha visto +31% di ore viste rispetto allo stesso periodo del 2020, nel periodo da aprile e giugno, per un totale di 6,2 miliardi di ore viste.

Nella pratica a chi consigliamo l’utilizzo di Twitch in ambito business?

A tutte quelle realtà che vogliono realmente entrare in contatto con il proprio pubblico e costruire una solida fan-base. Ovviamente è importante creare reali contenuti d’intrattenimento, inoltre con determinate metriche la monetizzazione rispetto a YouTube è molto più proficua e la concorrenza in termini di contenuti di livello è ancora bassa.

Il target principale di Twitch è composto dal 65% da uomini, il 73% dei quali ha è under 35 anni.

La piattaforma ha prevalentemente un pubblico che rientra nella Generazione Z, che dedica molto tempo alla visione dei contenuti dei propri creators preferiti, perciò oltre ad essere un media dove indirizzare dei contenuti format video e un’ottima piattaforma per gli inserzionisti che vogliono intercettare un pubblico giovane.

7 - DOCUMENTARI & CORTOMETRAGGI

Lo so, possiamo sembrare di parte, ma tra i tanti formati narrativi che si possono adottare, consigliamo 2 tipologie di video che in ambito business possono realmente generare valore e legame con il pubblico, perché lontani dal semplice concetto: voglio venderti un prodotto.

DOCUMENTARI

In Italia ci sono circa 150 mila PMI e 4 mila grandi società di capitali italiane dove recenti ricerche hanno evidenziato che:

  • circa 101 mila PMI sono a gestione familiare;
  • circa 47 mila PMI non familiari;

Da questo possiamo dedurre come nelle PMI italiane a gestione familiare ci dovrebbe essere un reale e potenziale storico da poter raccontare.

Il video documentario è la forma video che permette di mettere in prima persona la propria faccia per poter comunicare storia e valori aziendali con una narrazione che abbia un linguaggio meno “da spot televisivo”, ma più improntato sul realismo dell’azienda. Il linguaggio del video documentario rafforza l’autorevolezza e l’affidabilità di un’azienda.

CORTOMETRAGGI

Perché un’azienda dovrebbe realizzare un cortometraggio?
Ecco la risposta, anzi guardate la risposta.

Il cortometraggio è la forma che permette con un linguaggio e una struttura narrativa prettamente cinematografica di raccontare e arrivare ai sentimenti delle persone nella maniera più efficace possibile. Ovviamente le risorse da mettere in campo per avviare una produzione del genere sono molto più dispendiose, ma molte aziende italiane non sanno che finanziare opere cinematografiche di interesse culturale in ambito nazionale permette di accedere a contributi e agevolazioni fiscali. Infine esistono svariate forme product placement, cioè l’inserimento di un marchio, un prodotto o un servizio all’interno del contesto narrativo di un’opera audiovisiva. Per questo se volete maggiori informazioni contattateci :).

8 - VIDEO TUTORIAL & VIDEO WEBINAR

In realtà questa tipologia di video è un eterno classico che funziona sempre, ma nell’ultimo periodo, vuoi anche per il maggior tempo a disposizione da parte delle persone, questa tipologia di contenuto video può diventare un modo davvero efficace per raggiungere il pubblico.

Come azienda avete mai pensato di realizzare dei video tutorial sul vostri prodotti? Come liberi professionisti avete mai pensato di realizzare dei webinar dove dare informazioni utili al vostro potenziale pubblico?

Inoltre in maniera più articolata per alcuni settori si potrebbe pensare a realizzare dei veri e propri corsi/masterclass strutturate.

Esempio Personal Trainer

Immaginate di realizzare una serie di brevi video tutorial da mettere a disposizione dei vostri corsisti dove spiegate determinati esercizi. Questo sicuramente renderà l’esperienza di fitness più flessibile per gli utenti finali e più scalabile per la vostra professione.

Per farvi capire Apple ha preso questo concetto creandoci su un vero e proprio ecosistema con piattaforma dedicata. Il punto di forza per il singolo o la piccola realtà, rispetto al colosso, è il reale contatto con il pubblico finale fruitore dei vostri contenuti video.

Facendo un riepilogo veloce

Le vie per cavalcare i trend del video marketing per l’anno che verrà sono infinite, ricordatevi la fruizione di un video rimane sempre più immediata per le persone. Il contenuto video, soprattutto dove ci si mette la faccia, rende più umano il vostro brand, la vostra attività, la vostra professione. Il 72% dei clienti preferiscono guardare un video sul prodotto a cui sono interessati rispetto a leggerne le informazioni.

Concludiamo con una frase effetto:

Chi smette di fare  ̶p̶u̶b̶b̶l̶i̶c̶i̶t̶à̶  video per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo.

Henry Ford

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